mercoledì 22 maggio 2013

RESOCONTO CONVEGNO A CUNEO: "FERROVIA CUNEO-NIZZA, CHIUSA PER TAV?" di Massimo Scabbia


Il titolo più consono per questo resoconto sarebbe dovuto essere: "Movimento 5 balle, quello della TAV". Tale affermazione pronunciata da Luca Rastello, co-autore del libro "Binario Morto", durante il suo intervento, condensa in se le "risultanze" dell'incontro a titolo "Ferrovia Cuneo-Nizza, chiusa per TAV?" tenutosi lo scorso 15 maggio a Cuneo al cospetto di un discreto pubblico ed alcuni Amministratori e Politici locali.

La serata era articolata in due fasi che prevedevano quattro presentazioni ed in seguito interventi dal pubblico.

Alberto Collidà in rappresentanza del "Comitato Cuneese Salviamo le Ferrovie Locali" ha delineato quali sono stati i tagli patiti in passato dal TPL su rotaia nel cuneese e quelli che si prospettano in un futuro prossimo. Dettagliato della chiusura della Cuneo-Mondovì, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Saluzzo-Airasca, Ceva-Ormea, Alba-Castagnole e della Bra-Ceva (linea ferroviaria di fatto chiusa nel 1994 con l'alluvione ma servita fino al 2012 con servizio sostitutivo di bus) ha parlato diffusamente del minacciato ridimensionamento, che potrebbe anticiparne la chiusura, della linea Cuneo-Nizza invitando tutti i presenti in sala a partecipare alla manifestazione a difesa di tale linea che si terrà a Breil il prossimo 25 maggio (per maggiori info contattare mafaldacollida@cnnet.it).

Clemente Falcone del MoVimento 5 Stelle di Alba, nonché autoferrotranviere della GTT, parlando del TPL su gomma, ha, senza tanti giri di parole, sentenziato il fallimento di un Consorzio (Grandabus) che è un'accozzaglia di Aziende che mai si sono integrate tra loro con l'intento di dare il miglior servizio possibili agli utenti, ma bensì han perseguito solo il proprio profitto a scapito della collettività con una gestione dissennata di linee e km a loro assegnati. Infatti, manca la totale integrazione dei servizi offerti dalle aziende di trasporto su gomma, con conseguenti inefficienze e sprechi, a maggior ragione poi manca l'interconnessione con la rete ferroviaria, spesso i servizi si sovrappongono e non sono integrati, sia dal punto di vista delle tratte che delle tariffe. Altresì è stato evidenziato come, anche a livello locale, Consorzi di interesse pubblico non sono che poltronifici ad uso e consumo dei politicanti di turno.

Assente Luca Giunti, naturalista e componente della Commissione Tecnica Torino Lione Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone", impegnato nella ciclopica opera di predisporre in soli 30 giorni, anziché i soliti 60 ("grazie" ad un codicillo presente nel decreto Salva Italia emanato dal Governo Monti), le osservazioni al progetto definitivo del TAV Torino-Lione, han preso la parola in collegamento da Roma il Senatore Marco Scibona e la Deputata Fabiana Dadone. Scibona in particolare, conoscitore a fondo del "problema" TAV Torino-Lione, non ha potuto che mettere in correlazione i tagli patiti dal TPL, ma anche da Sanità ed Istruzione, all'enormità di fondi contestualmente stanziati per un'opera quale il TAV, o per meglio dire, il TAC Torino-Lione.

Infine, Luca Rastello, persona super partes presente alla serata semplicemente in veste di narratore, di giornalista/scrittore, autore del libro "Binario Morto" con la sua capacità espositiva e conoscenze acquisite, crediamo sia riuscito ad avvalorare, ce ne fosse stato ancora bisogno, le tesi diffuse in certi ambienti contrari al TAV/TAC Torino-Lione,  ovvero che l'urgenza e necessità reali di tale opera sono prossime allo zero...
Rastello, per la cui stesura del libro ha dovuto documentarsi leggendo testi quali i Quaderni sul TAV dell'Osservatorio presieduto dall'Arch. Virano e "SI-TAV", libro autoreferenziale del Senatore PD, Stefano Esposito, e soprattutto percorrere l'intero Corridoio 5 a cui il TAV/TAC Torino-Lione dovrebbe interconnettersi, ha in breve riassunto cosa dovrebbe essere e cosa in realtà è il Corridoio 5. La tratta Torino-Lione pensata negli anni ottanta, cambiata cammin facendo più volte per adattarsi all'industria del trasporto che cambiava, dovrebbe vedere la luce nel 2035 con pareggio costi/benefici nel 2073, quando notizie fresche di questi giorni narrano di "stampa tridimensionale" di oggetti "a distanza" (novità che era stata protagonista qualche anno fa anche in uno spettacolo di Beppe Grillo) e voli di aerei mossi da energia solare che potrebbero rendere inutili i treni per tasporto merci, come altri mezzi di trasporto ancora. Inoltre, Rastello ha evidenziato più volte che il trasporto merci non può viaggiare a velocità elevate su ferro, perché aumenterebbero in modo esponenziale i costi del trasporto, quindi una linea ad alta velocità per il solo trasporto merci è un'assurdità tecnica - per lo stesso motivo non esistono linee di alta velocità dove transita anche il trasporto merci. Questo per quanto riguarda il progetto dal punto di vista tecnico. Interessanti le osservazioni circa il famigerato Corridoio 5 che Luca Rastello assieme al suo collega Andrea De Benedetti ha percorso: in pratica è un collage di varie opere, ove presenti o se ne prevede la nascita, che non necessariamente deve prevedere la costruzione di linee TAV/TAC; rientrano in questo Corridoio le autostrade ungheresi, le linee ferroviare già esistenti in Ucraina la cui velocità media è 108 Km/h, ma anche...l'assoluta mancanza di volontà  da parte dei portoghesi di fare la loro parte a causa scarse risorse economiche e la volontà politica da parte della Slovenia di non avere collegamenti ferroviari tra Trieste e Lubiana. Le 5 balle? Quelle che, chi sostiene l'utilità del progetto TAV/TAC Torino-Lione, ad interconnettersi al Corridoio 5, va dicendo: ce lo chiedono; l'hanno quasi fatto e noi lo stiamo interrompendo; è un corridoio di integrazione fondamentale, per merci, ad alta velocità. Cinque affermazioni che secondo Rastello sono delle semplici "balle".

Insomma, secondo Rastello, la TAV/TAC Torino-Lione servirebbe all'Italia per interconnettersi al nulla, mentre nel frattempo si vuole portare alla "morte" il TPL.

Sono quindi  seguiti interessanti interventi dal pubblico.
Per primo ha chiesto la parola Paolo Tomatis, giornalista, il quale ha domandato al Senatore Scibona se il metodo che si vuole applicare a Roma da parte del MoVimento 5 Stelle nella valutazione di opere come il TAV, ovvero analisi costo/beneficio e coinvolgimento delle popolazioni nelle scelte, potrà essere applicato anche ad altri progetti. Domanda che ha ricevuto risposta affermativa da parte del Senatore Scibona.
E' stato poi il momento dei politici ed amministratori locali. 
Il primo ad intervenire a nome dell'Assessore Provinciale ai Trasporti, Russo (assente a causa di altri impegni) e dell'Amministrazione Provinciale più in generale, è stato il Consigliere Provinciale Cravero del quale si ricorda il suo tentativo di confutare le decine di affermazioni di Rastello con un generico "il Corridoio 5 esiste, ci sono i progetti, le linee, i fondi". Insomma, essendo il libro di Rastello e De Benedetti un racconto di viaggio frutto anche di decine di colloqui, Cravero è riuscito a smentire, in un colpo solo tecnici, politici, esperti di trasporti, in prevalenza pro-TAV, intervistati da Rastello e De Benedetti durante il loro percorso.
Fabrizio Biolé, Consigliere Regionale, durante il dibattito non ha risparmiato critiche alle forze politiche che a Roma decidono una serie di tagli, nel locale le recepiscono, salvo poi dichiararsi contrari ai tagli stessi. "Trovo assolutamente sensato" ha dichiarato "abbinare l'ammanco economico per il TPL (Cuneo-Nizza) agli investimenti sul TAV, tesi confermata da operazioni di taglio in un senso e impegno nell'altro contenute nello stesso decreto Monti. Partendo da questo, depreco "l'assetto variabile" dei maggiori partiti a seconda del ruolo ricoperto dai propri rappresentanti. La storia prossima renderà giustizia e soprattutto paleserà le responsabilità, soprattutto quelle legate a posizioni ideologiche. Auspico l'inizio di un confronto costante sul territorio, confidando nel ruolo essenziale del Comitato Cuneese Salviamo le Ferrovie Locali."
Elio Rostagno, Consigliere Regionale, ha negato il legame tra la spesa per la grande opera del TAV con il taglio al TPL. In particolare dal suo punto di vista non esiste una volontà formale di chiusura della linea Cuneo-Nizza, ma è pericoloso il ridimensionamento del numero di corse che potrebbe rendere poco utilizzata la linea e poi portarla alla chiusura.
Davide Dalmasso, Assessore all'Ambiente, Mobilità e Trasporti del Comune di Cuneo, ha asserito che la propria Giunta si sta battendo contro il pericolo di chiusura della linea Cuneo-Nizza, per evitare un isolamento del capoluogo e s'è detto non responsabile e di non aver potuto far nulla circa i tagli compiuti l'anno scorso in quanto lui e la sua Giunta, s'erano da poco insediati. Peccato che la Giunta Borgna sia l'estensione della precedente Giunta Valmaggia; ma si sa, i politici navigati riescono ad essere in continuità quando si tratta di dare certezze e tranquillità al proprio elettorato, ma anche in discontinuità, rinnegando l'operato dei predecessori, se c'è il rischio di prendersi le critiche della cittadinanza...

Mauro Campo del MoVimento 5 Stelle di Cuneo, che ha condotto e moderato la serata, ha riassunto in poche ed incisive parole la situazione in cui è, e sempre più sta sprofondando, la provincia di Cuneo: si sta smantellando un concetto di trasporto pubblico per portarlo da una struttura a rete ad una a stella, limitando così il servizio a poche tratte ed ad un bacino d'utenza ristretto; per la provincia di Cuneo, ad esempio, con la progressiva chiusura della Cuneo-Nizza, rimarrebbe funzionante una sola linea ferroviaria, la Fossano-Torino.

Ed è perché non si vuole che tutto ciò accada che il MoVimento 5 Stelle del Cuneese parteciperà con i propri rappresentanti istituzionali, Deputata Fabiana Dadone in testa, accompagnata dai Consiglieri Comunali di Cuneo, Manuele Isoardi, e di Mondovì, Federico Costamagna, ed attivisti, alla manifestazione di sabato 25 Maggio che si terrà a Breil contro la chiusura della linea Cuneo-Nizza.
MoVimento 5 Stelle del Cuneese



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